Autore: Chiara Moscardelli
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile libero big
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 15 febbraio 2022
Pagine: 296 p., Brossura
EAN: 9788806250751
Avevo destinato la lettura di questo libro ad un momento in cui avrei avuto bisogno della penna sagace ed ironica di Chiara Moscardelli, conosciuta attraverso i suoi romanzi “Volevo essere una gatta morta” [ http://labibliatra.altervista.org/volevo-essere-una-gatta-morta-di-chiara-moscardelli/] e “Volevo essere una vedova” [ http://labibliatra.altervista.org/volevo-essere-una-vedova-di-chiara-moscardelli/].
A differenza di quest’ultimi, “La ragazza che cancellava i ricordi” è un giallo, nel pieno stile però della scrittrice.
“Esiste un posto in Sicilia, Torre San Filippo, molto impervio e difficile da raggiungere.
Chiunque viva lì lo fa nel più completo isolamento e nella paura.
È un antico maniero a dare il nome a quel luogo, immerso nelle magnifiche campagne iblee.”
La trentanovenne Olga ha vissuto un’infanzia difficile con una madre malata d’Alzheimer ed un padre assente e allo stesso tempo ingombrante, che le ha insegnato ad evitare i legami, l’amicizia, l’amore, e a non farsi incastrare da nessuna emozione.
“«Io sarò un’isola», rispondeva lei, decisa, sicura. Niente legami. Voler bene a una persona significava rimettersi alla sua mercé.”
E mi sono chiesta com’è possibile una vita del genere?
Ma nello stesso tempo ho agognato questo status, sarebbe tutto più facile se nella vita si riuscisse ad essere privi di legami e di emozioni…
Zero emozioni, zero delusioni, zero sofferenze!!!
Alla morte della madre, Olga a Londra impara il Tebori, l’arte del tatuaggio giapponese, aprendo poi un suo studio a Trarego, cittadina sulle sponde del lago Maggiore al confine con la Svizzera.
Pur mantenendo un basso profilo, la sua abilità le fa acquisire popolarità, nota nell’ambiente come “la tatuatrice che cancella i ricordi”, ogni suo lavoro è personalizzato, disegnato, creato per la persona che a lei si rivolge. E giungono a lei clienti da ogni parte d’Italia, tra cui un gruppo di Escort.
Sebbene da piccola le fosse stato riscontrato da un neurologo un danno al lobo frontale del cervello (come nei serial killer), che le rendeva difficile provare sentimenti, sebbene fosse stata educata a non lasciarsi andare alle emozioni, Olga non può fare a meno di cercare Melinda, una delle Escort, ormai diventata sua amica, che un giorno scompare.
E scopriamo anche che Melinda non è la sua unica amica, può contare anche sull’aiuto di Max e Seba, dell’eccentrica Giacomina e in seguito del giornalista Gabriele Pasca.
Indagando, scoprirà la verità sulla scomparsa di alcune Escort e finirà col mettersi nei guai. Un’indagine complicata, complessa e soprattutto molto pericolosa.
Come ogni romanzo giallo che si rispetti la trama s’intrica e s’infittisce, ma Olga riuscirà a risolvere il mistero e non solo,
capirà anche che il suo tentativo di essere un’isola è miseramente fallito, perché una vita vera non può prescindere dai legami, dalle emozioni e dalle passioni!
“La consapevolezza le provocò un immenso dolore. Di che cosa aveva vissuto in tutti quegli anni? Di ricordi. Ma quanti di quei ricordi erano reali e quanti erano invece il frutto di una sua successiva elaborazione? E perché quel guazzabuglio di sentimenti vecchi e nuovi le si agitava dentro proprio ora che aveva bisogno di mantenere la mente fredda?”
Un romanzo che si legge speditamente, con personaggi ben delineati e caratterizzati, una narrazione resa interessante anche proprio grazie a personaggi secondari variegati, che aggiungono brio al racconto. Di grande effetto sono i dialoghi, ricchi di battute ironiche e sagaci.
Un romanzo piacevole, mai noioso, da leggere tutto d’un fiato.
“Spesso si vogliono ascoltare delle parole e solo dopo averle ascoltate ci si rende conto che andava fatto in circostanze differenti.”
Citazioni tratte dal romanzo, pubblicate sui miei profili Facebook e Instagram
